Un consigliere comunale di Busto Arsizio è stato arrestato nell’ambito di un’indagine sui rifiuti.
MILANO – Un consigliere comunale di Busto Arsizio è stato arrestato nella mattinata di lunedì 13 luglio 2020. Il blitz della Guardia di Finanza è avvenuto dopo l’emissione del mandato di cattura da parte della Procura che sta indagando su una possibile infiltrazione della ‘Ndrangheta nel settore dei rifiuti.
Il politico è finito in carcere con l’accusa di emissioni di false fatture con l’aggravante di aver agevolato le cosche. Nelle prossime ore possibile l’interrogatorio per cercare di ricostruire la vicenda.
Arrestato anche il ‘boss locale’
Tra i fermati in questo blitz anche un manager, molto vicino al boss locale Vincenzo Rispoli. Secondo una ricostruzione della Procura, citata da La Repubblica, il politico avrebbe avuto dei collegamenti primari con ambienti della criminalità organizzata e con il secondo arrestato che sarebbe stato uno dei principali protagonisti della campagna elettorale del consigliere comunale.
L’indagine ha preso il via nel 2019 ed è proseguita fino al fermo delle altre due persone. Nei prossimi giorni si cercherà di ricostruire meglio il ruolo dei fermati in questa vicenda. Un blitz che ha portato al fermo di un politico e di un boss locale anche se gli accertamenti proseguiranno in futuro.
La lotta alla mafia
Il blitz della Guardia di Finanza è l’ennesimo contro la mafia. Lo Stato prosegue la propria battaglia personale per smantellare le cosche che continuano ad essere molto attive nel nostro Paese.
L’attenzione resta molto alta in questo periodo di pandemia con la crisi economica che potrebbe facilitare l’entrata nel settore sociale nazionale della mafia. In più di un’occasione la ministra Lamorgese ha chiesto di rafforzare i controlli e accelerare l’arrivo degli aiuti per consentire agli italiani di guardare con fiducia al futuro. Ma il timore di tensioni nei prossimi mesi continua ad essere elevato.
